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domenica 6 febbraio 2011

toghe e stampa pericolose..

Editoriale n.17

Toghe e stampa pericolose..sicuri ?
Nuovo video di Silvio Berlusconi. Attacco contro Stampa,toghe ed Fini.
"Abbiamo il diritto di governare-dice il premier-i magistrati si intromettono illegalmente nella vita dei cittadini e certi giornali sembrano concetrati a guardare nel buco della serratura,nel mondo e precisamente alle nostre frontiere stanno avvenendo dei cambiamenti epocali."
Un inciso prima di parlare dell'Italia, sottolineando come il Parlamento abbia respinto "la richiesta della procura di Milano di perquisire gli uffici della segreteria politica di un parlamentare, ­ un certo Silvio Berlusconi, sempre lui, ­ mentre il Governo ha fatto un ulteriore passo in avanti nell'approvazione del federalismo fiscale, approvazione che completeremo in Parlamento nel pieno rispetto delle procedure previste dalla stessa legge di riforma (e delle indicazioni del Capo dello Stato)".

Quindi annuncia che "mercoledì prossimo terremo un consiglio dei ministri, in seduta straordinaria, per il varo di importanti provvedimenti in materia di sviluppo economico", elogiando l'esecutivo ("la nostra ottima squadra di governo ha lavorato con grande energia, con una determinazione e con una compattezza che ha pochi precedenti).
Non mancano poi gli attacchi a Gianfranco Fini, reo di aver inoculato "il germe della divisione" nel Popolo della Libertà e che con "uno stillicidio di polemiche, di critiche e di distinguo pressoché quotidiani ha finito per offuscare i meriti dell'azione del nostro governo", e all'opposizione, che "si è sgretolata, si è divisa, si è indebolita, ma continua a cercare di intralciare l'azione del governo e a chiedere le nostre dimissioni ed elezioni anticipate".
Mentre al Palasharp,almeno diecimila persone hanno assistito la giornata del "dimettiti",organizzata da Liberta e giustizia. Invitati tanti,c'èrano Lerner,Saviano,Eco,Scalfari,Milva.
Gente famosa ed persone comuni.
Saviano punta il dito contro il voto di scambio, citando anche la «ferita ancora fresca delle primarie di Napoli».

«Negli anni della Dc - dice - si scambiava un voto con un posto di lavoro. Oggi un voto per 50 euro, 15 le primarie». Poi passa a descrivere «la macchina del fango», la delegittimazione che scatta contro chiunque parli contro il Governo. Invita all’unità. Cita Piero Gobetti, Albert Camus e don Milani. Dopo di lui Umberto Eco, più leggero e scherzoso: «Credevamo che il nostro presidente avesse in comune con Mubarak solo una nipote, invece ha anche il vizietto di non voler dare le dimissioni». Poi, più serio, ammonisce: «Siamo qui per difendere l’onore dell’Italia». Ricorda che in epoca fascista a dire no al regime furono «solo undici professori universitari, ma quegli undici salvarono l’onore dell’Italia».
Intanto che nel governo Berlusconi c'è un rimpasto con Storace,in Egitto l'opposizione sta dialogando con il nuovo governo di Mubarak. 13°giorno di manifestazione in piazza,qualche banca si è riaperta,mentre gli Usa hanno indicato al vice presidente Sulemain,di guidare la transizione in Egitto . E'stato colpito un gasdotto  vicino al Cairo,forse terroristi.
In Gran Bretagna,il premier Cameron ha dichiarato che il multiculturalismo ha fallito.
In un discorso tenuto ieri a una conferenza sulla sicurezza a Monaco di Baviera, il leader conservatore ha preso nettamente le distanze dalla filosofia che si è affermata negli anni di Blair: "È tempo di voltare pagina sulle politiche fallite del paese - ha detto - per prima cosa, invece di ignorare questa ideologia estremista, il governo e la società dovranno affrontarla, in tutte le sue forme. Sotto la dottrina del multiculturalismo di Stato abbiamo incoraggiato culture differenti a vivere vite separate,

staccate l'una dall'altra e da quella principale. Non siamo riusciti a fornire una visione della società alla quale le minoranze etniche o religiose sentissero di voler appartenere. Tutto questo ha permesso che alcuni giovani musulmani si sentano sradicati".
Per il premier britannico è dunque tempo di abbandonare la "tolleranza passiva" del Regno Unito verso le diverse culture esistenti sul territorio nazionale e rimpiazzarla con un "liberalismo attivo, muscolare", per trasmettere il messaggio che la vita in Gran Bretagna ruota intorno a certi valori chiave come la libertà di parola, l'uguaglianza dei diritti e il primato della legge. "Una società passivamente tollerante rimane neutrale tra valori differenti - ha osservato Cameron - un Paese davvero liberale fa molto di più. Crede in certi valori e li promuove attivamente".
Fiat:Marchionne aveva pensato di portare la sede principale a Detroit tra 2-3 anni,causa"qui si fa troppa politica",di una possibile fusione con Chrysler.
Marchionne ha spiegato il senso delle ipotesi formulate con esclusivo riferimento a futuri e possibili, ma assolutamente non decisi, assetti societari, senza alcun riferimento a una diversa localizzazione delle funzioni direzionali e progettuali della società", si legge in una nota diffusa dal Ministero. Anche dal governo, questa volta, è arrivata una sostanziale richiesta di chiarimento. All'amministratore delegato della Fiat "chiediamo la garanzia di un trasparente e continuo confronto con le istituzioni e le parti sociali", ha detto Sacconi, aggiungendo: "Una vaga ipotesi non è una decisione. E non può quindi dar luogo al solito festival delle Cassandre" ma "una cosa è certa: l'Italia tutta, nelle sue componenti istituzionali come in quelle sociali prevalenti, si è guadagnata il diritto a conservare funzioni direzionali e progettuali".
La risposta di Marchionne è stata che laa direzione resta a Torino,mentre la Camusso,della Cgil,vuole che il governo lo convochi.
Per l'Italia dei valori l'ipotesi prefigura "una gravissima operazione di depauperamento industriale per il nostro Paese. La Fiat continua a vivere di denaro pubblico e risorse finanziarie italiane, ma a differenza del passato, li sta utilizzando per spostare la testa dell'azienda in Usa e la produzione nei paesi low cost". L'hanno affermato, in una nota, il leader Idv Antonio Di Pietro e il responsabile welfare e lavoro del partito, Maurizio Zipponi.
Speriamo che qualcuno in questo paese riprendi il vocabolario dei diritti civili e del senso della politica,e delle conseguenze su certi incarichi.













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