Editoriale n.19
Italia,paese da salvare
Ieri,dopo l'incontro tra Napolitano ed berlusconi,Silvio ha detto che" finchè c'è maggioranza e ci sono i numeri,ho il dovere di andare avanti e nessuno me lo può impedire".
La nota del capo dello Stato,cioè che se continuano le tensioni,ci può essere la possibilità della legislatura a rischio.
Il premier era incavolato,leggendo la nota del quirinale.
Uno scioglimento delle Camere, questa la novità, legato non all'eventuale venir meno della maggioranza, ma "all'asprezza raggiunta dai contrasti istituzionali e politici". Insomma, di fronte a un presidente della Repubblica che ricorda il proprio autonomo potere di scioglimento, secondo l'articolo 88 della Costituzione, il Cavaliere rivendica il suo diritto a governare. "Napolitano non vuole le elezioni, me lo ha detto lui stesso - ha confidato ieri il premier - e quindi non posso credere che questa sia la sua volontà. Anche perché una minaccia del genere sarebbe un golpe, altro che Scalfaro, e Napolitano è una persona seria".
Berlusconi pensa che è sotto attacco,portato avanti senza scrupoli e con ogni mezzo. Dopo una manifestazione del pdl contro i giudici(solo 200 persone con la Santachè),oggi c'è quella delle donne,della loro dignità,e il confronto è impari,a rispetto quello che pensa l'estero di Noi adesso.
E'arrivata,ovviamente la controffensiva di destra,con Libero e Il giornale,dove si attacca Napolitano che è di sinistra,che si è schierato con i giudici .
Per il direttore Maurizio Belpietro l'inquilino del Quirinale "si è schierato con il cavallo che giudica vincente: i magistrati". Compiendo l'ultimo errore "di una carriera che ne è piena". E così ecco ritirare fuori i fatti dell'Ungheria del 1956 e Tangentopoli. Svilendo la salita al Colle "come un puro caso". Secondo Belpietro, insomma, le parole di Napolitano sono "il preannuncio di un colpo di mano di una classe politica vecchia e arrogante che nella vita le ha sbagliate tutte ma non si è ancora rassegnata a cedere il potere".
Nel Giornale,Sallustri,lo paragona a Scalfaro,equidistante solo a parole.
PArlando della manifestazione del 13(230 città e 50 mila...,non 200),la stampa estera indica come "ultima battaglia del premier" ,come dice il New york times. Il guardian
paragona Berlusconi a "una volpe che sfugge ai cacciatori, riesce sempre a scappare, anche quando è giudicato colpevole, di solito allungando il procedimento legale fino a quando i termini" per condannarlo sono scaduti. Ma "quel che è fuor di dubbio" nel processo richiesto dai giudici milanesi "è che Berlusconi ha avuto troppo a che fare con troppe giovani donne di un certo tipo". Ciò che egli ha fatto "può essere o non essere illegale, ma è certamente di cattivo gusto, oltre a essere una enorme distrazione dai suoi compiti di governo".
Il Financial Times, in un ampio servizio dedicato alle manifestazioni indette in tutta Italia dalle donne per protestare contro il modo in cui Berlusconi ha degradato l'immagine femminile, afferma: "L'elite del business italiano si lamenta che il governo è paralizzato. I commentatori si lamentano che le feste del bunga-bunga hanno coperto l'Italia di ridicolo in tutto il mondo. Molti italiani di sinistra guardano alle proteste di massa a Tunisi e al Cairo con invidia". Il quotidiano finanziario riferisce quindi una battuta fatta da David Cameron nei giorni scorsi, secondo cui il premier britannico "non accetterebbe un invito a una delle cene" di Berlusconi, a dispetto del fatto che i sondaggi danno il suo partito ancora in lieve vantaggio sull'opposizione, sebbene stiano declinando.
Reazioni politiche? Fini e Casini sono pronti al voto,mentre in casa Fiat,dopo l'incontro con Silvio,si pensa lo stesso ad traslocare,decisione entro il 2014. Chissà quanti operai o famiglie saranno contenti su Marchionne.
Altra notizia sul caimano,sul processo breve:la prescrizione breve per gli incesurati,per coloro sotto processo,ma incesurati.
Chi sta lavorando a questa soluzione la spiega così. "Siamo stati rimproverati di voler fare il processo breve solo per salvare Berlusconi. Non è così, e lo stiamo per dimostrare rinunciando del tutto alla norma transitoria. La nostra convinzione profonda è che fissare dei tempi rigidi al dibattimento sia determinante. Se il principio è valido lo applicheremo solo ai processi che cominceranno
dopo il voto sulla legge". Via, dunque, proprio l'ormai famosa norma transitoria, quella che doveva applicare il processo breve ai reati commessi prima del maggio 2006, l'anno dell'indulto. Processi che, secondo la maggioranza, sono già "morti", perché la pena è coperta dallo sconto di tre anni garantito dall'indulto. Tra quei processi rientrano anche Mills e Mediaset.
Mentre in questi giorni,c'èra da ricordare le Foibe,ecco che hanno sfregiato il muro di Basovizza.
Nessun ricordo per i fascisti di ieri, nessuno spazio per quelli di oggi", si legge, scritto in spray nero, sulla parete del Centro sorto nei pressi di una delle foibe dove hanno perso la vita centinaia di italiani nel dopoguerra. Appena due giorni fa, nel Giorno del ricordo, la solenne manifestazione ufficiale si era tenuta proprio a Basovizza.
Passiamo all'estero,dove Mubarak si è dimesso ed il potere è passato al ministro della difesa,con l'esercito garante della situazione. Obama parla di svolta storica,ovviamente quello che succederà influenzerà gli altri stati,tra cui L'algeria e la Libia.
Israele,dopo la festa egiziana,era preoccupata. Una nota dell'esercito egiziano dice:"rispetteremo i trattati".
timori di Israele, rassicurata dal 1979 da un trattato di pace col vicino egiziano, di fronte a una situazione di incertezza che potrebbe sfociare, nella peggiore delle ipotesi, in una presa di potere in Egitto da parte dei movimenti islamici. Esattamente il fuoco su cui soffiano Hezbollah dal Libano, esortando gli egiziani a rompere con Tel Aviv, il regime khomeinista dall'Iran, che giudica la vittoria del popolo egiziano come il fallimento delle strategie di Usa e Israele nella regione. E la Siria, che saluta il "nuovo Egitto" e rimette in dubbio proprio la legittimità dell'accordo di pace del '79.
Paure e speranze che l'esercito egiziano, responsabile della transizione, prova a dissipare nel pomeriggio, inviando in tv un suo portavoce per la lettura del "comunicato n.4". I militari ribadiscono l'impegno a condurre l'Egitto per mano verso elezioni libere, con il conseguente passaggio dell'autorità in mani civili, nell'ambito
di un regime democratico. In attesa di un nuovo esecutivo, l'esercito invita l'attuale governo a continuare a svolgere il suo lavoro. Anche perché i ministri non possono lasciare il paese senza uno speciale permesso. Lasciapassare di cui non era fornito il ministro dell'Informazione, bloccato all'aeroporto e ora agli arresti domiciliari.
Mandato di arresto per l'ex presidente del Pakistan,Musharraf,per l'omicidio di Bhutto,premier che morì in un attentato del 2007.
Un tribunale speciale antiterrorismo di Rawalpindi ha ordinato la cattura del generale in pensione, che vive in esilio volontario in Gran Bretagna dall'aprile 2009 e recentemente aveva annunciato la fondazione di un nuovo partito pakistano e la volontà di candidarsi alle presidenziali del 2013.
In Algeri,ci sono proteste ed cariche della polizia,con primi arresti e feriti. Nonostante il divieto,i manifestanti hanno manifestato in Piazza Primo maggio,lì la polizia li ha fermati.
La protesta di oggi è stata definita come la "giornata della svolta". Sindacati, partiti d'opposizione e associazioni, hanno lanciato un appello a manifestare per reclamare "democrazia e libertà" ma anche "un cambiamento del regime". Due leader dell'opposizione algerina sono scesi in piazza Primo Maggio ad Algeri unendosi ai manifestanti, circondati dalle forze di sicurezza, presenti in modo massiccio. Si tratta di Ali Yahia Abdenour, ottantenne presidente della Lega algerina per i diritti umani, e di Said Sadi, leader del Raggruppamento per la cultura e la democrazia.
Ritorniamo in Italia,dove I centri per la procreazione medicalmente assistita (Pma) dovranno inviare i dati in loro possesso al Ministero della Salute il quale li inoltrerà all'Istituto Superiore di Sanità e al Centro nazionale trapianti (Cnt). Lo prevede un emendamento del senatore Lucio Malan contenuto nel decreto "milleproroghe" approvato venerdì al Senato. Il Ministero predisporrà un decreto per definire le modalità di comunicazione di tali informazioni da parte delle strutture autorizzate «ai fini del successivo inoltro, sia in forma aggregata che disaggregata». Un'iniziativa che risponde a una direttiva comunitaria, spiega il direttore del Cnt Alessandro Nanni Costa, secondo il quale il flusso di dati fa riferimento a due indicazioni: la prima riguarda le procedure di qualità, sicurezza e tracciabilità del singolo centro; la seconda è correlata all'attività complessiva del centro e all'attività regionale che servono a comprendere come funziona la legge nel suo complesso. In altre parole fa comprendere, attraverso il registro nazionale previsto dalla legge 40, come viene applicata la normativa sul territorio. Per MArino,si rischiano le "schedature delle donne",un altro abuso.
Arringa di Ferrara pro Silvio:"Noi siamo in mutande,ma siamo vivi". Peccato che quelli vivi sono al potere,non a guadagnarsi da vivere.
Dovrebbe dirlo ai rom,nei campi che vivono in condizioni misere.
Italia,paese da salvare
Ieri,dopo l'incontro tra Napolitano ed berlusconi,Silvio ha detto che" finchè c'è maggioranza e ci sono i numeri,ho il dovere di andare avanti e nessuno me lo può impedire".
La nota del capo dello Stato,cioè che se continuano le tensioni,ci può essere la possibilità della legislatura a rischio.
Il premier era incavolato,leggendo la nota del quirinale.
Uno scioglimento delle Camere, questa la novità, legato non all'eventuale venir meno della maggioranza, ma "all'asprezza raggiunta dai contrasti istituzionali e politici". Insomma, di fronte a un presidente della Repubblica che ricorda il proprio autonomo potere di scioglimento, secondo l'articolo 88 della Costituzione, il Cavaliere rivendica il suo diritto a governare. "Napolitano non vuole le elezioni, me lo ha detto lui stesso - ha confidato ieri il premier - e quindi non posso credere che questa sia la sua volontà. Anche perché una minaccia del genere sarebbe un golpe, altro che Scalfaro, e Napolitano è una persona seria".
Berlusconi pensa che è sotto attacco,portato avanti senza scrupoli e con ogni mezzo. Dopo una manifestazione del pdl contro i giudici(solo 200 persone con la Santachè),oggi c'è quella delle donne,della loro dignità,e il confronto è impari,a rispetto quello che pensa l'estero di Noi adesso.
E'arrivata,ovviamente la controffensiva di destra,con Libero e Il giornale,dove si attacca Napolitano che è di sinistra,che si è schierato con i giudici .
Per il direttore Maurizio Belpietro l'inquilino del Quirinale "si è schierato con il cavallo che giudica vincente: i magistrati". Compiendo l'ultimo errore "di una carriera che ne è piena". E così ecco ritirare fuori i fatti dell'Ungheria del 1956 e Tangentopoli. Svilendo la salita al Colle "come un puro caso". Secondo Belpietro, insomma, le parole di Napolitano sono "il preannuncio di un colpo di mano di una classe politica vecchia e arrogante che nella vita le ha sbagliate tutte ma non si è ancora rassegnata a cedere il potere".
Nel Giornale,Sallustri,lo paragona a Scalfaro,equidistante solo a parole.
PArlando della manifestazione del 13(230 città e 50 mila...,non 200),la stampa estera indica come "ultima battaglia del premier" ,come dice il New york times. Il guardian
paragona Berlusconi a "una volpe che sfugge ai cacciatori, riesce sempre a scappare, anche quando è giudicato colpevole, di solito allungando il procedimento legale fino a quando i termini" per condannarlo sono scaduti. Ma "quel che è fuor di dubbio" nel processo richiesto dai giudici milanesi "è che Berlusconi ha avuto troppo a che fare con troppe giovani donne di un certo tipo". Ciò che egli ha fatto "può essere o non essere illegale, ma è certamente di cattivo gusto, oltre a essere una enorme distrazione dai suoi compiti di governo".
Il Financial Times, in un ampio servizio dedicato alle manifestazioni indette in tutta Italia dalle donne per protestare contro il modo in cui Berlusconi ha degradato l'immagine femminile, afferma: "L'elite del business italiano si lamenta che il governo è paralizzato. I commentatori si lamentano che le feste del bunga-bunga hanno coperto l'Italia di ridicolo in tutto il mondo. Molti italiani di sinistra guardano alle proteste di massa a Tunisi e al Cairo con invidia". Il quotidiano finanziario riferisce quindi una battuta fatta da David Cameron nei giorni scorsi, secondo cui il premier britannico "non accetterebbe un invito a una delle cene" di Berlusconi, a dispetto del fatto che i sondaggi danno il suo partito ancora in lieve vantaggio sull'opposizione, sebbene stiano declinando.
Reazioni politiche? Fini e Casini sono pronti al voto,mentre in casa Fiat,dopo l'incontro con Silvio,si pensa lo stesso ad traslocare,decisione entro il 2014. Chissà quanti operai o famiglie saranno contenti su Marchionne.
Altra notizia sul caimano,sul processo breve:la prescrizione breve per gli incesurati,per coloro sotto processo,ma incesurati.
Chi sta lavorando a questa soluzione la spiega così. "Siamo stati rimproverati di voler fare il processo breve solo per salvare Berlusconi. Non è così, e lo stiamo per dimostrare rinunciando del tutto alla norma transitoria. La nostra convinzione profonda è che fissare dei tempi rigidi al dibattimento sia determinante. Se il principio è valido lo applicheremo solo ai processi che cominceranno
dopo il voto sulla legge". Via, dunque, proprio l'ormai famosa norma transitoria, quella che doveva applicare il processo breve ai reati commessi prima del maggio 2006, l'anno dell'indulto. Processi che, secondo la maggioranza, sono già "morti", perché la pena è coperta dallo sconto di tre anni garantito dall'indulto. Tra quei processi rientrano anche Mills e Mediaset.
Mentre in questi giorni,c'èra da ricordare le Foibe,ecco che hanno sfregiato il muro di Basovizza.
Nessun ricordo per i fascisti di ieri, nessuno spazio per quelli di oggi", si legge, scritto in spray nero, sulla parete del Centro sorto nei pressi di una delle foibe dove hanno perso la vita centinaia di italiani nel dopoguerra. Appena due giorni fa, nel Giorno del ricordo, la solenne manifestazione ufficiale si era tenuta proprio a Basovizza.
Passiamo all'estero,dove Mubarak si è dimesso ed il potere è passato al ministro della difesa,con l'esercito garante della situazione. Obama parla di svolta storica,ovviamente quello che succederà influenzerà gli altri stati,tra cui L'algeria e la Libia.
Israele,dopo la festa egiziana,era preoccupata. Una nota dell'esercito egiziano dice:"rispetteremo i trattati".
timori di Israele, rassicurata dal 1979 da un trattato di pace col vicino egiziano, di fronte a una situazione di incertezza che potrebbe sfociare, nella peggiore delle ipotesi, in una presa di potere in Egitto da parte dei movimenti islamici. Esattamente il fuoco su cui soffiano Hezbollah dal Libano, esortando gli egiziani a rompere con Tel Aviv, il regime khomeinista dall'Iran, che giudica la vittoria del popolo egiziano come il fallimento delle strategie di Usa e Israele nella regione. E la Siria, che saluta il "nuovo Egitto" e rimette in dubbio proprio la legittimità dell'accordo di pace del '79.
Paure e speranze che l'esercito egiziano, responsabile della transizione, prova a dissipare nel pomeriggio, inviando in tv un suo portavoce per la lettura del "comunicato n.4". I militari ribadiscono l'impegno a condurre l'Egitto per mano verso elezioni libere, con il conseguente passaggio dell'autorità in mani civili, nell'ambito
di un regime democratico. In attesa di un nuovo esecutivo, l'esercito invita l'attuale governo a continuare a svolgere il suo lavoro. Anche perché i ministri non possono lasciare il paese senza uno speciale permesso. Lasciapassare di cui non era fornito il ministro dell'Informazione, bloccato all'aeroporto e ora agli arresti domiciliari.
Mandato di arresto per l'ex presidente del Pakistan,Musharraf,per l'omicidio di Bhutto,premier che morì in un attentato del 2007.
Un tribunale speciale antiterrorismo di Rawalpindi ha ordinato la cattura del generale in pensione, che vive in esilio volontario in Gran Bretagna dall'aprile 2009 e recentemente aveva annunciato la fondazione di un nuovo partito pakistano e la volontà di candidarsi alle presidenziali del 2013.
In Algeri,ci sono proteste ed cariche della polizia,con primi arresti e feriti. Nonostante il divieto,i manifestanti hanno manifestato in Piazza Primo maggio,lì la polizia li ha fermati.
La protesta di oggi è stata definita come la "giornata della svolta". Sindacati, partiti d'opposizione e associazioni, hanno lanciato un appello a manifestare per reclamare "democrazia e libertà" ma anche "un cambiamento del regime". Due leader dell'opposizione algerina sono scesi in piazza Primo Maggio ad Algeri unendosi ai manifestanti, circondati dalle forze di sicurezza, presenti in modo massiccio. Si tratta di Ali Yahia Abdenour, ottantenne presidente della Lega algerina per i diritti umani, e di Said Sadi, leader del Raggruppamento per la cultura e la democrazia.
Ritorniamo in Italia,dove I centri per la procreazione medicalmente assistita (Pma) dovranno inviare i dati in loro possesso al Ministero della Salute il quale li inoltrerà all'Istituto Superiore di Sanità e al Centro nazionale trapianti (Cnt). Lo prevede un emendamento del senatore Lucio Malan contenuto nel decreto "milleproroghe" approvato venerdì al Senato. Il Ministero predisporrà un decreto per definire le modalità di comunicazione di tali informazioni da parte delle strutture autorizzate «ai fini del successivo inoltro, sia in forma aggregata che disaggregata». Un'iniziativa che risponde a una direttiva comunitaria, spiega il direttore del Cnt Alessandro Nanni Costa, secondo il quale il flusso di dati fa riferimento a due indicazioni: la prima riguarda le procedure di qualità, sicurezza e tracciabilità del singolo centro; la seconda è correlata all'attività complessiva del centro e all'attività regionale che servono a comprendere come funziona la legge nel suo complesso. In altre parole fa comprendere, attraverso il registro nazionale previsto dalla legge 40, come viene applicata la normativa sul territorio. Per MArino,si rischiano le "schedature delle donne",un altro abuso.
Arringa di Ferrara pro Silvio:"Noi siamo in mutande,ma siamo vivi". Peccato che quelli vivi sono al potere,non a guadagnarsi da vivere.
Dovrebbe dirlo ai rom,nei campi che vivono in condizioni misere.
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