donne bronzo 2025 europei

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mercoledì 1 giugno 2011

Giornata mondiale contro il fumo


Giornata mondiale senza tabacco
31 maggio 2011
Il 31 maggio c'è stato la giornata mondiale contro il Fumo.
Smettere di fumare non è una missione impossibile.
L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha scelto come tema della Giornata 2011 la Convenzione Quadro sul Controllo del Tabacco, il primo trattato negoziato sotto l’egida dell’Oms per il controllo del tabacco che, in vigore solo dal 2005, ha già raccolto le adesioni di oltre 170 Paesi e dell’Unione europea. Dopo aver ucciso 100 milioni di persone nel corso del XX secolo – dicono le stime Oms -, il bilancio annuale delle vittime del tabacco potrebbe salire a otto milioni di persone entro il 2030. Ecco perché il messaggio chiave di quest’anno è dunque diretto ai Governi di tutti i Paesi, esortandoli a sottoscrivere e dare piena attuazione all’accordo per proteggere le generazioni presenti e future dalle conseguenze sociali, ambientali, economiche e sulla salute derivanti dal consumo di tabacco e dall’esposizione al fumo passivo. Come? Rispettando tutti gli obblighi previsti dal trattato, fra i quali l’adozione di prezzi e misure fiscali per ridurre la domanda di tabacco, la regolamentazione del contenuto dei vari prodotti (con particolare attenzione a confezioni ed etichette), il divieto di pubblicità e di vendita ai minori, l’informazione al pubblico sui rischi connessi al fumo e il sostegno a chi vuole smettere.
Sono ancora tantissimi i fumatori in Italia, oltre 11 milioni, dei quali più della metà sono donne o ragazzi sotto i 25 anni che, pur conoscendo tutti i rischi provocati dalla sigaretta, non riescono a eliminare questa abitudine così dannosa» dice Paolo Veronesi, presidente della Fondazione Veronesi, che in occasione della Giornata e per la tappa conclusiva del Giro d’Italia, riporta a Milano (in Piazza Cannone, dietro al Castello Sforzesco, dal 27 al 29 maggio, dalle 9.30 alle 18) la mostra multisensoriale No Smoking Be Happy, realizzata con il sostegno di Fondazione Pfizer, per sperimentare direttamente quello che accade all’interno del nostro corpo quando si aspira dal filtro di una sigaretta. «I visitatori – spiega Veronesi -, accompagnati da giovani coordinatori scientifici, entreranno nel tunnel percorrendo le vie aeree del fumo. Dalla bocca attraverso la gola, dalla trachea fino ai polmoni e al cuore potranno vedere, sentire, annusare e toccare quello che il tabacco provoca nell’organismo dei fumatori e di chi subisce il fumo passivo».
MA ci sono dei metodi per smettere.
"Il consiglio che si può dare a un tabagista che ha voglia di smettere – commenta Zuccaro,direttore dell'Osservazione fumo – è rivolgersi a uno specialista. La dipendenza dalle sigarette è una malattia e, pertanto, serve un medico che sappia aiutare il paziente a seguire la strada giusta”. Oggi un aiuto arriva dai farmaci. Cerotti, gomme da masticare alla nicotina, pastiglie da far sciogliere sotto la lingua sono i metodi più utilizzati. “Sono terapie sostitutive – continua Zuccaro – e agiscono rilasciando nicotina nell’organismo ma non attraverso la sigaretta. Infatti è bene ricordare che non è tanto la nicotina in sé a essere pericolosa, quanto il fatto che fumano si aspirano i prodotti della combustione del tabacco (e della carta)”. Molti studi finora condotti indicano che l’uso dei preparati alla nicotina aumenta la percentuale di successo fino a due volte. Ma spesso serve un supporto psicologico e tanta forza di volontà. “Diminuendo gradualmente la dose di questi prodotti sostitutivi si arriva a eliminare la dipendenza”.

"La Vareniclina – spiega Zuccaro,direttore dell’Osservatorio Fumo, Alcol e Droga dell’ISS  – è il principio attivo contenuto in alcuni farmaci. Il meccanismo di azione è differente: agisce sugli stessi recettori cerebrali che si legano alla nicotina e fa diminuire il desiderio di fumare e il piacere che si prova nel farlo”. In altre parole, a differenza di cerotti, gomme e altro, non sostituiscono la nicotina ma ne mimano l’azione a livello cerebrale, riducendo così il desiderio di sigarette e altri prodotti del tabacco.
Altro Metodo ? La sigaretta elettronica. "Non contiene né prodotti chimici né sostanze tossiche: è la sigaretta elettronica. In pratica – spiega il dottor Zuccaro - si inseriscono ricariche di nicotina che vengono vaporizzate e inalate”. Ogni ricarica corrisponde a due pacchetti di sigarette e costano intorno ai 200 euro. “Il principio – conclude Zuccaro – è che lentamente si diminuisce la dose di nicotina fino all’eliminazione totale. Mancano però evidenze scientifiche che funzioni”.







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