Osama Bin Laden ucciso
Osama Bin Laden ucciso. E' avvenuto in Pakistan. Un operazione decisa,una settimana fa,è stata condotta da un team di specialisti Usa,ad Abbotabad,fuori Islamabad. Colpiti anche membri della sua Famiglia.
La notizia è stata data verso le cinque di mattina,la folla in casa Bianca festeggia ,mentre Obama,ha detto "Giustizia è stata fatta". Un colpo alla testa ha fermato colui che ha messo terrore da almeno vent'anni.
Rassicurazioni del presidente Usa,che gli Usa non sono in guerra con L'Islam e non lo saranno mai.
L'ex-presidente americano George Bush ha definito l'uccisione di Osama bin Laden "un successo formidabile". "La lotta contro il terrorismo prosegue, ma stanotte l'America ha inviato un messaggio chiaro - ha detto Bush -. Non importa quanto tempo possa occorrere, ma giustizia sarà fatta".
Lo scontro finale per la cattura di Osama bin Laden è avvenuto oggi a Abbotabad, nella valle di Orash a nord di Islamabad, ed è stato condotto da un gruppo di elite composto anche da militari pachistani. Lo ha confermato a GEO Tv un responsabile dei servizi di intelligence Isi. Secondo questa fonte, l'assalto finale al nascondiglio del capo di Al Qaida è stato sferrato dopo l'abbattimento nella zona prima dell'alba di un elicottero dell'esercito pachistano.
Festa anche a Ground Zero,dopo il terribile 11 settembre del 2001.
La eliminazione di Osama Bin Laden rappresenta "una vittoria della giustizia, della libertà e dei valori comuni ai Paesi democratici che hanno combattuto spalla a spalla contro il terrorismo": lo afferma il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un messaggio di felicitazioni al popolo degli Stati Uniti.
Una delle più grandi organizzazioni di musulmani statunitensi, il consiglio per le relazioni americano-islamiche (Cair), plaude all'eliminazione di Osama bin Laden. "Ci uniamo ai nostri concittadini plaudendo all'eliminazione di bin Laden e della minaccia che rappresentava per il Paese e il mondo", si legge in un comunicato. "Come abbiamo più volte dichiarato dopo le stragi dell'11 settembre, Osama bin Laden non ha mai rappresentato i musulmani nè l'Islam", continua il testo.
L'uccisione di Osama Bin Laden da parte degli Usa "è un monito per il terrorismo di ogni colore". Lo ha detto al Tg1 il ministro della Difesa, Ignazio La Russa.
Si tratta - sottolinea il ministro degli Esteri in un comunicato - di una grande vittoria per gli Stati Uniti e per l'intera comunità internazionale nella lotta contro Al Qaida ed il terrorismo. Una vittoria resa possibile dalla determinazione degli Stati Uniti nella caccia al responsabile dell'episodio più tragico dell'inizio di questo secolo, l'11 settembre e di altre numerose stragi". Per il ministro, l'uccisione di Osama bin Laden è "una vittoria che premia gi sforzi di tutti noi che al fianco degli Stati Uniti abbiamo combattuto e continuiamo a combattere ogni giorno contro il terrorismo.
"L'uccisione di Osama bin Laden in un raid ad Abbotabad, a nord di Islamabad, è un'ulteriore prova che il Pakistan è un "rifugio" per i terroristi. L'accusa è arrivata dall'India che, poche ore dopo l'uccisione del capo di al Qaeda in un'operazione congiunta delle forze americane e dell'intelligence pakistana, ha espresso tutta la sua preoccupazione. "Questo fatto - ha dichiarato il ministero dell'Interno indiano, Chidambaram - conferma i nostri timori che terroristi appartenenti a diverse organizzazioni trovano rifugio in Pakistan.
Ovviamente,si ha paura di contraccolpi contro ambasciate Usa,nonostante Al qaeda mostra perplessità sulle foto del cadavere,poi buttato in mare.
Il Mullah Omar continua certamente ad essere un obiettivo della coalizione". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini, intervenuto a "La Telefonata" su Canale 5. "Bisogna trovare anche per lui il luogo segreto, anzi segretissimo, dove si rifugia - ha aggiunto il titolare della Farnesina -. Io credo che quando questa breccia si riapre, potrebbe esserci una maggiore collaborazione da parte del terreno che può aiutare"
"Siamo davanti a un evento che cambia la storia. Cade un simbolo del terrore. Oggi si è scritta una pagina che certifica una vittoria indiscutibile della lotta al terrorismo internazionale, anche se bisognerà continuare a tenere alta la guardia e a combattere questo tragico capitolo". Questo il commento del Presidente del Senato Renato Schifani, in merito all'uccisione di Osama Bin Laden.
Sono passati dieci anni e tutto il mondo attendeva questa notizia". Lo ha detto il presidente del consiglio Silvio Berlusconi.
La morte di Osama Bin Laden, principe della barbarie e della guerra fra civiltà, è un colpo durissimo ad Al Qaeda e alle sue strategie di tensione e di terrore. Rivolgo le mie congratulazioni al governo e al popolo americano e ribadisco l'impegno comune a tenere alta la guardia contro un terrorismo che, pur indebolito, non si arrenderà." Lo dice il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani.
L'Interpol, l'organizzazione Internazionale della polizia criminale, ha messo in guardia sulla possibilità di "un accresciuto rischio terroristico", dopo la morte di Osama Bin Laden.
Dopo la morte di Osama Bin Laden è necessario porre fine "all'occupazione americana in Afghanistan per non dare una motivazione al moltiplicarsi dell'idea della jihad e della lotta contro l'occupante". Lo ha affermato uno dei portavoce dei Fratelli Musulmani, Ali Abdel Fatah, secondo il quale comunque "le idee non muoiono con le persone.
Il corpo di Osama bin Laden deve essere sepolto nella terra e gettarlo in mare rappresenta un 'peccato'. Lo ha affermato Mahmoud Ashour, dell'accademia delle ricerche islamiche di Al Azhar, il più prestigioso centro di sapere sunnita. L'esponente di Al Azhar ha respinto l'idea di gettare del corpo del capo di Al Qaeda per "futili ragioni", spiegando che anche in caso di annegamento il corpo viene cercato per poterlo "seppellire nella terra". "Che lo seppelliscano in terra senza mettere nessuna indicazione sulla sua tomba", ha spiegato Ashour, rispondendo alla domanda se la sepoltura di Osama bin Laden possa attirare una sorta di pellegrinaggio del martire.
Scendono a picco i prezzi del petrolio, dopo l'annuncio dell'uccisione di Osama Bin Laden. I future sul Light crude perdono 2,14 dollari a 111,79 dollari e quelli sul Brent arretrano di 3,50 dollari a 122,39 dollari.
Per Mikhail Margelov, responsabile del Comitato per la politica internazionale del Consiglio federale, la Camera alta della Federazione russa, esiste il pericolo che Bin Laden diventi ora l'icona di "nuovi terroristi suicidi orgogliosi di morire in suo nome".
Il segretario generale della Nato Rasmussen si è congratulato con il presidente Obama per l'operazione in cui è morto Osama bin Laden e ha aggiunto che la Nato continuerà la sua missione "per assicurare che l'Afghanistan non ritorni a essere un paradiso per i terroristi e gli estremismi, ma possa svilupparsi in pace e in sicurezza". Il terrorismo "continua a rappresentare una minaccia per la nostra sicurezza e la nostra stabilità", pertanto - ha aggiunto Rasmussen - "la cooperazione internazionale continua ad essere la chiave e la Nato resta al cuore di questa cooperazione.
Il premier nipponico, Naoto Kan, ha commentato la notizia dell'uccisione di Osama Bin Laden parlando di un "progresso notevole nella lotta al terrorismo", sottolineando al tempo stesso la necessità di rafforzare le misure di sicurezza contro possibili atti di rappresaglia. "La lotta al terrorismo non si ferma con la morte di Osama bin Laden, e la minaccia rimane seria", ha dichiarato oggi il primo ministro, aggiungendo che il Giappone continuerà a ricoprire un ruolo di primo piano a livello internazionale per combattere Al Qaeda e altri gruppi terroristici.
Mohammed Shafiq, capo dell'organizzazione islamica in Gran Bretagna Ramadan Foundation, avrebbe preferito che Osama bin Laden fosse stato catturato e non ucciso. "Ha predicato l'odio e usato il terrorismo per uccidere persone innocenti in tutto il mondo. Sarebbe stato meglio che fosse stato catturato vivo e messo sotto processo davanti a una corte internazionale per i crimini che ha commesso. Le vittime del terrorismo di al Qaida dovrebbero aver avuto l'opportunità di vederlo davanti alla giustizia".
Osama Bin Laden,era 17° di 52 fratelli,nato in Arabia Saudita nel 1957 a Riad. Suo padre, Muhammad Bin Laden, era un ricco imprenditore d'origine yemenita che aveva fatto fortuna nel settore dell'edilizia e aveva stretti legami con la famiglia reale saudita.
Bin Laden fu cresciuto nell'insegnamento della cultura e della religione musulmana fedele alla Shari'a. Studiò in college specializzandosi in economia e pianificazione amministrativa e si diplomò nel 1979 in ingegneria civile all'Università di Gedda. Nel 1971, a quattordici anni, visitò insieme a due fratelli l'Università di Oxford. Il periodo trascorso in Gran Bretagna di Osama è documentato da alcune istantanee pubblicate dopo i fatti dell'11 settembre dalla stampa occidentale. Alla morte del padre, Osama ereditò un patrimonio dapprima stimato in 300 milioni di dollari, poi ridimensionato a 25 milioni di dollari.
L'odio per l'Occidente si formò nel tempo e grazie ai suoi mezzi economici. Nel 1979 Osama andò in Pakistan, incontrò i capi della resistenza e tornò in Arabia Saudita per raccogliere il denaro necessario a finanziare i mujahidin, che riuscirono a costringere l'Armata Rossa al ritiro. Allestì campi d'addestramento in tutto il Paese, la cui esistenza è documentata da alcuni video trovati dagli americani nel 2001, creando un vero e proprio esercito che offrì poi ai sauditi durante l'invasione irachena del Kuwait nel 1990, ma che Riad respinse, preferendo l'invio di truppe americane. E' da quel momento che gli Stati Uniti e i Paesi alleati nella regione diventano i suoi nemici, i veri bersagli da colpire.
L'Arabia Saudita lo privò della cittadinanza nel 1994, Bin Laden andò in Sudan, dove venne accolto dal governo islamico di Khartoum, nonostante Washington cercasse l'espulsione. Vi restò cinque anni, quelli necessari a preparare la guerra all'America, proclamata nel 1998 con gli attentati alle ambasciate statunitensi di Tanzania e Kenya.
E' stata la pista dei 'corrieri' a portare gli Usa fino al compound da un milione di dollari, in un villaggio del Pakistan. "Da quando capimmo che Bin Laden era una minaccia, gli Usa cominciarono a raccogliere informazioni sulla sua cerchia, inclusi i suoi corrieri personali", ha spiegato un ufficiale dalla Casa Bianca. "Alcuni detenuti ci fornirono informazioni sui corrieri. Un messaggero, in particolare, suscitò la nostra attenzione". Nel 2007 gli Usa riuscirono a ottenere il nome dell'uomo. Due anni dopo ha continuato l'ufficiale, "identificammo le aree in Pakistan dove il corriere e suo fratello si muovevano. Agivano con grande cautela e questo ci rinforzò nella convinzione di essere sulla pista giusta". Nell'agosto 2010 gli Usa scovarono la casa di Abbottabad, a 75 chilometri da Islamabad, dove vivevano i due corrieri.
"Quando trovammo il compound, restammo scioccati: era un unica, straordinaria struttura". La costruzione era stata edificata nel 2005, alle porte della città. "I sistemi di sicurezza erano fuori dalla norma: muri dai 12 ai 18 piedi (dai 3,5 ai 5 metri, ndr), accesso ristretto con due cancelli di sicurezza", nessun finestra sulla strada. Inoltre, i residenti dell'abitazione bruciavano la loro immondizia e non c'era liena telefonica né Internet. A metà marzo, Barack Obama in cinque riunioni del Consiglio di Sicurezza Nazionale ha messo a punto i dettagli dell'operazione. Venerdì scorso il capo della Casa Bianca ha impartito l'ordine operativo. Nessun altro Paese, ha riferito l'ufficiale, era al corrente di queste informazioni. E "solo un ristrettissimo gruppo di persone all'interno dell'esecutivo sapevano in anticipo del piano".
Dal 2001,è stata una battaglia,per gli Usa,feriti. Tante paure,tanti morti,tanto controllo su un paese,l'Afghanistan,con i suoi equlibri precari.
Ovviamente,adesso,ci vorrebbe maggior dialogo,tra religioni,istituzioni,per contrabbattere chi vuol fermare il potere Usa,o di stati ricchi,solo con le armi ed il terrorismo. La politica Usa,nel corso degli anni,è stato di controllare,i paesi con petrolio,o risorse importanti. Questo,a sfavore dei diritti civili dei paesi,poveri o in via di sviluppo,che hanno un elitè troppo piccolo,per aver un economia florida,a favore dei cittadini.
Per evitare odio,intolleranza,sarebbe ora di ridistribuire le ricchezze,rispettare i diritti che ogni persona ha.
Nei paesi,dove il terrorismo viene indicato "vivente",ci sono contraddizioni politco-sociali-economiche,che favoriscono l'odio contro paesi forti ed ricchi.
Una soluzione,è la ridistribuzione di diritti civili,economici,ecc... .Forse questo limiterebbe il terreno di espansione del terrorismo.
Osama Bin Laden ucciso. E' avvenuto in Pakistan. Un operazione decisa,una settimana fa,è stata condotta da un team di specialisti Usa,ad Abbotabad,fuori Islamabad. Colpiti anche membri della sua Famiglia.
La notizia è stata data verso le cinque di mattina,la folla in casa Bianca festeggia ,mentre Obama,ha detto "Giustizia è stata fatta". Un colpo alla testa ha fermato colui che ha messo terrore da almeno vent'anni.
Rassicurazioni del presidente Usa,che gli Usa non sono in guerra con L'Islam e non lo saranno mai.
L'ex-presidente americano George Bush ha definito l'uccisione di Osama bin Laden "un successo formidabile". "La lotta contro il terrorismo prosegue, ma stanotte l'America ha inviato un messaggio chiaro - ha detto Bush -. Non importa quanto tempo possa occorrere, ma giustizia sarà fatta".
Lo scontro finale per la cattura di Osama bin Laden è avvenuto oggi a Abbotabad, nella valle di Orash a nord di Islamabad, ed è stato condotto da un gruppo di elite composto anche da militari pachistani. Lo ha confermato a GEO Tv un responsabile dei servizi di intelligence Isi. Secondo questa fonte, l'assalto finale al nascondiglio del capo di Al Qaida è stato sferrato dopo l'abbattimento nella zona prima dell'alba di un elicottero dell'esercito pachistano.
Festa anche a Ground Zero,dopo il terribile 11 settembre del 2001.
La eliminazione di Osama Bin Laden rappresenta "una vittoria della giustizia, della libertà e dei valori comuni ai Paesi democratici che hanno combattuto spalla a spalla contro il terrorismo": lo afferma il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un messaggio di felicitazioni al popolo degli Stati Uniti.
Una delle più grandi organizzazioni di musulmani statunitensi, il consiglio per le relazioni americano-islamiche (Cair), plaude all'eliminazione di Osama bin Laden. "Ci uniamo ai nostri concittadini plaudendo all'eliminazione di bin Laden e della minaccia che rappresentava per il Paese e il mondo", si legge in un comunicato. "Come abbiamo più volte dichiarato dopo le stragi dell'11 settembre, Osama bin Laden non ha mai rappresentato i musulmani nè l'Islam", continua il testo.
L'uccisione di Osama Bin Laden da parte degli Usa "è un monito per il terrorismo di ogni colore". Lo ha detto al Tg1 il ministro della Difesa, Ignazio La Russa.
Si tratta - sottolinea il ministro degli Esteri in un comunicato - di una grande vittoria per gli Stati Uniti e per l'intera comunità internazionale nella lotta contro Al Qaida ed il terrorismo. Una vittoria resa possibile dalla determinazione degli Stati Uniti nella caccia al responsabile dell'episodio più tragico dell'inizio di questo secolo, l'11 settembre e di altre numerose stragi". Per il ministro, l'uccisione di Osama bin Laden è "una vittoria che premia gi sforzi di tutti noi che al fianco degli Stati Uniti abbiamo combattuto e continuiamo a combattere ogni giorno contro il terrorismo.
"L'uccisione di Osama bin Laden in un raid ad Abbotabad, a nord di Islamabad, è un'ulteriore prova che il Pakistan è un "rifugio" per i terroristi. L'accusa è arrivata dall'India che, poche ore dopo l'uccisione del capo di al Qaeda in un'operazione congiunta delle forze americane e dell'intelligence pakistana, ha espresso tutta la sua preoccupazione. "Questo fatto - ha dichiarato il ministero dell'Interno indiano, Chidambaram - conferma i nostri timori che terroristi appartenenti a diverse organizzazioni trovano rifugio in Pakistan.
Ovviamente,si ha paura di contraccolpi contro ambasciate Usa,nonostante Al qaeda mostra perplessità sulle foto del cadavere,poi buttato in mare.
Il Mullah Omar continua certamente ad essere un obiettivo della coalizione". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini, intervenuto a "La Telefonata" su Canale 5. "Bisogna trovare anche per lui il luogo segreto, anzi segretissimo, dove si rifugia - ha aggiunto il titolare della Farnesina -. Io credo che quando questa breccia si riapre, potrebbe esserci una maggiore collaborazione da parte del terreno che può aiutare"
"Siamo davanti a un evento che cambia la storia. Cade un simbolo del terrore. Oggi si è scritta una pagina che certifica una vittoria indiscutibile della lotta al terrorismo internazionale, anche se bisognerà continuare a tenere alta la guardia e a combattere questo tragico capitolo". Questo il commento del Presidente del Senato Renato Schifani, in merito all'uccisione di Osama Bin Laden.
Sono passati dieci anni e tutto il mondo attendeva questa notizia". Lo ha detto il presidente del consiglio Silvio Berlusconi.
La morte di Osama Bin Laden, principe della barbarie e della guerra fra civiltà, è un colpo durissimo ad Al Qaeda e alle sue strategie di tensione e di terrore. Rivolgo le mie congratulazioni al governo e al popolo americano e ribadisco l'impegno comune a tenere alta la guardia contro un terrorismo che, pur indebolito, non si arrenderà." Lo dice il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani.
L'Interpol, l'organizzazione Internazionale della polizia criminale, ha messo in guardia sulla possibilità di "un accresciuto rischio terroristico", dopo la morte di Osama Bin Laden.
Dopo la morte di Osama Bin Laden è necessario porre fine "all'occupazione americana in Afghanistan per non dare una motivazione al moltiplicarsi dell'idea della jihad e della lotta contro l'occupante". Lo ha affermato uno dei portavoce dei Fratelli Musulmani, Ali Abdel Fatah, secondo il quale comunque "le idee non muoiono con le persone.
Il corpo di Osama bin Laden deve essere sepolto nella terra e gettarlo in mare rappresenta un 'peccato'. Lo ha affermato Mahmoud Ashour, dell'accademia delle ricerche islamiche di Al Azhar, il più prestigioso centro di sapere sunnita. L'esponente di Al Azhar ha respinto l'idea di gettare del corpo del capo di Al Qaeda per "futili ragioni", spiegando che anche in caso di annegamento il corpo viene cercato per poterlo "seppellire nella terra". "Che lo seppelliscano in terra senza mettere nessuna indicazione sulla sua tomba", ha spiegato Ashour, rispondendo alla domanda se la sepoltura di Osama bin Laden possa attirare una sorta di pellegrinaggio del martire.
Scendono a picco i prezzi del petrolio, dopo l'annuncio dell'uccisione di Osama Bin Laden. I future sul Light crude perdono 2,14 dollari a 111,79 dollari e quelli sul Brent arretrano di 3,50 dollari a 122,39 dollari.
Per Mikhail Margelov, responsabile del Comitato per la politica internazionale del Consiglio federale, la Camera alta della Federazione russa, esiste il pericolo che Bin Laden diventi ora l'icona di "nuovi terroristi suicidi orgogliosi di morire in suo nome".
Il segretario generale della Nato Rasmussen si è congratulato con il presidente Obama per l'operazione in cui è morto Osama bin Laden e ha aggiunto che la Nato continuerà la sua missione "per assicurare che l'Afghanistan non ritorni a essere un paradiso per i terroristi e gli estremismi, ma possa svilupparsi in pace e in sicurezza". Il terrorismo "continua a rappresentare una minaccia per la nostra sicurezza e la nostra stabilità", pertanto - ha aggiunto Rasmussen - "la cooperazione internazionale continua ad essere la chiave e la Nato resta al cuore di questa cooperazione.
Il premier nipponico, Naoto Kan, ha commentato la notizia dell'uccisione di Osama Bin Laden parlando di un "progresso notevole nella lotta al terrorismo", sottolineando al tempo stesso la necessità di rafforzare le misure di sicurezza contro possibili atti di rappresaglia. "La lotta al terrorismo non si ferma con la morte di Osama bin Laden, e la minaccia rimane seria", ha dichiarato oggi il primo ministro, aggiungendo che il Giappone continuerà a ricoprire un ruolo di primo piano a livello internazionale per combattere Al Qaeda e altri gruppi terroristici.
Mohammed Shafiq, capo dell'organizzazione islamica in Gran Bretagna Ramadan Foundation, avrebbe preferito che Osama bin Laden fosse stato catturato e non ucciso. "Ha predicato l'odio e usato il terrorismo per uccidere persone innocenti in tutto il mondo. Sarebbe stato meglio che fosse stato catturato vivo e messo sotto processo davanti a una corte internazionale per i crimini che ha commesso. Le vittime del terrorismo di al Qaida dovrebbero aver avuto l'opportunità di vederlo davanti alla giustizia".
Osama Bin Laden,era 17° di 52 fratelli,nato in Arabia Saudita nel 1957 a Riad. Suo padre, Muhammad Bin Laden, era un ricco imprenditore d'origine yemenita che aveva fatto fortuna nel settore dell'edilizia e aveva stretti legami con la famiglia reale saudita.
Bin Laden fu cresciuto nell'insegnamento della cultura e della religione musulmana fedele alla Shari'a. Studiò in college specializzandosi in economia e pianificazione amministrativa e si diplomò nel 1979 in ingegneria civile all'Università di Gedda. Nel 1971, a quattordici anni, visitò insieme a due fratelli l'Università di Oxford. Il periodo trascorso in Gran Bretagna di Osama è documentato da alcune istantanee pubblicate dopo i fatti dell'11 settembre dalla stampa occidentale. Alla morte del padre, Osama ereditò un patrimonio dapprima stimato in 300 milioni di dollari, poi ridimensionato a 25 milioni di dollari.
L'odio per l'Occidente si formò nel tempo e grazie ai suoi mezzi economici. Nel 1979 Osama andò in Pakistan, incontrò i capi della resistenza e tornò in Arabia Saudita per raccogliere il denaro necessario a finanziare i mujahidin, che riuscirono a costringere l'Armata Rossa al ritiro. Allestì campi d'addestramento in tutto il Paese, la cui esistenza è documentata da alcuni video trovati dagli americani nel 2001, creando un vero e proprio esercito che offrì poi ai sauditi durante l'invasione irachena del Kuwait nel 1990, ma che Riad respinse, preferendo l'invio di truppe americane. E' da quel momento che gli Stati Uniti e i Paesi alleati nella regione diventano i suoi nemici, i veri bersagli da colpire.
L'Arabia Saudita lo privò della cittadinanza nel 1994, Bin Laden andò in Sudan, dove venne accolto dal governo islamico di Khartoum, nonostante Washington cercasse l'espulsione. Vi restò cinque anni, quelli necessari a preparare la guerra all'America, proclamata nel 1998 con gli attentati alle ambasciate statunitensi di Tanzania e Kenya.
E' stata la pista dei 'corrieri' a portare gli Usa fino al compound da un milione di dollari, in un villaggio del Pakistan. "Da quando capimmo che Bin Laden era una minaccia, gli Usa cominciarono a raccogliere informazioni sulla sua cerchia, inclusi i suoi corrieri personali", ha spiegato un ufficiale dalla Casa Bianca. "Alcuni detenuti ci fornirono informazioni sui corrieri. Un messaggero, in particolare, suscitò la nostra attenzione". Nel 2007 gli Usa riuscirono a ottenere il nome dell'uomo. Due anni dopo ha continuato l'ufficiale, "identificammo le aree in Pakistan dove il corriere e suo fratello si muovevano. Agivano con grande cautela e questo ci rinforzò nella convinzione di essere sulla pista giusta". Nell'agosto 2010 gli Usa scovarono la casa di Abbottabad, a 75 chilometri da Islamabad, dove vivevano i due corrieri.
"Quando trovammo il compound, restammo scioccati: era un unica, straordinaria struttura". La costruzione era stata edificata nel 2005, alle porte della città. "I sistemi di sicurezza erano fuori dalla norma: muri dai 12 ai 18 piedi (dai 3,5 ai 5 metri, ndr), accesso ristretto con due cancelli di sicurezza", nessun finestra sulla strada. Inoltre, i residenti dell'abitazione bruciavano la loro immondizia e non c'era liena telefonica né Internet. A metà marzo, Barack Obama in cinque riunioni del Consiglio di Sicurezza Nazionale ha messo a punto i dettagli dell'operazione. Venerdì scorso il capo della Casa Bianca ha impartito l'ordine operativo. Nessun altro Paese, ha riferito l'ufficiale, era al corrente di queste informazioni. E "solo un ristrettissimo gruppo di persone all'interno dell'esecutivo sapevano in anticipo del piano".
Dal 2001,è stata una battaglia,per gli Usa,feriti. Tante paure,tanti morti,tanto controllo su un paese,l'Afghanistan,con i suoi equlibri precari.
Ovviamente,adesso,ci vorrebbe maggior dialogo,tra religioni,istituzioni,per contrabbattere chi vuol fermare il potere Usa,o di stati ricchi,solo con le armi ed il terrorismo. La politica Usa,nel corso degli anni,è stato di controllare,i paesi con petrolio,o risorse importanti. Questo,a sfavore dei diritti civili dei paesi,poveri o in via di sviluppo,che hanno un elitè troppo piccolo,per aver un economia florida,a favore dei cittadini.
Per evitare odio,intolleranza,sarebbe ora di ridistribuire le ricchezze,rispettare i diritti che ogni persona ha.
Nei paesi,dove il terrorismo viene indicato "vivente",ci sono contraddizioni politco-sociali-economiche,che favoriscono l'odio contro paesi forti ed ricchi.
Una soluzione,è la ridistribuzione di diritti civili,economici,ecc... .Forse questo limiterebbe il terreno di espansione del terrorismo.
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