musei montermartini

musei montermartini

sabato 16 aprile 2011

Scuola ,un diritto

Scuola,un diritto

Silvio attacca ancora la scuola pubblica. Dopo Febbraio,ecco ad Aprile un nuovo intervento del Premier sulla scuola Pubblica.
In un messaggio inviato a Padova a una riunione dell'Associazione nazionale delle mamme, ha sottolineato che i genitori oggi possono scegliere liberamente "quale educazione dare ai loro figli e sottrarli a quegli insegnamenti di sinistra che nella scuola pubblica inculcano ideologie e valori diversi dal quelli della famiglia".

LA Scuola,è un istituzione fondamentale,ed esso fa vedere i valori della società italiana attuale.
Certo,la scuola italiana ha dei difetti,ma non è colpa degli insegnanti se certi valori della società sono svalutati o perduti,in consumi di alcool o droghe.
E'colpa di chi dà l'esempio,di chi crede che con i soldi si può far tutto e far cambiare l'opinione degli altri.
Anche far una reality con prof precari con vip,sembra una nebbia negli occhi degli italiani.
Il Linguaggio politico è cambiato,la dialettica è pesante,allontana i cittadini. Estingue la volontà di cambiare in positivo,si vede la politica come occassione per fini personali. Si dicono tante stupidate,che fanno ridere e piangere chi vuole vedere un paese diverso,come gli studenti,i precari,i ricercatori,che hanno studiato tanto,per meritarsi tante bugie e stupidate dai piani alti della politica.
La Scuola,forma e cresce i giovani per una società ,che può esser migliore,dove conta di più la discoteca,gli ipad,fare gli eroi,cercare cavolate che non risolvono nulla nella vita.
Qual è il modo migliore per vivere in un mondo così ricco di differenze? Mai questione è stata più attuale di questa.

Per sopravvivere è necessario trovare un modo per conciliare visioni del mondo e sistemi di valori diversi tra loro. I contatti e le interazioni tra le più diverse tradizioni culturali del mondo sono infatti inevitabili, e risposte come quella di ritirarsi e isolarsi nel proprio ambiente ristretto o di uniformarsi a una serie di valori imposti dalle potenze economiche e tecnologiche sono assolutamente inadeguate.
Come possiamo imparare a vivere senza sentirci minacciati dalla diversità? O a comunicare efficacemente con chi ha una visione e comprensione del mondo diversa dalla nostra? La diversità può innescare conflitti e violenza, ma anche generare reciproca creatività e progresso. Come è possibile realizzare la seconda opzione? Il presidente della Soka Gakkai Internazionale (Sgi) Daisaku Ikeda ha scritto a questo proposito: «L’insegnamento del Budda ha inizio col riconoscimento della diversità umana. […] L’umanesimo del Sutra del Loto deriva dal principio di valorizzazione dell’individuo».
L’apprendimento è il vero scopo dell’esistenza e l’ingrediente fondamentale che rende gli individui davvero umani. Tuttavia lo sviluppo della personalità è stato spesso relegato in una posizione subordinata e considerato solo un mezzo per raggiungere altri scopi. Questo punto di vista è prevalso in tutto il mondo moderno, e in particolare nel ventesimo secolo.

Il sistema scolastico è stato così ridotto a semplice meccanismo al servizio degli obiettivi del paese, siano essi politici, militari, economici o ideologici. Si tendeva a formare un certo tipo di carattere, non il completo sviluppo della personalità, come se si modellassero gli individui secondo uno stampo uniforme. Considerare l’educazione come un mezzo piuttosto che un fine rafforza una prospettiva utilitaristica della stessa vita umana.
L'educazione non deve servire per soggiogare i figli per vedere solo un tipo di concezione,ci sono varie concezioni,diverse mentalità,che devono essere rispettate,se esse rispettano i diritti umani,i valori umani .





Nessun commento:

Posta un commento