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giovedì 24 marzo 2011

tuttosport

Myers, il grande leader ammaina la bandiera






GIRARE la boa dei 40 anni per cambiare vita. Un percorso comune a tantissimi, anche se nella storia di Carlton Myers di scontato non c'è mai stato nulla. Mercoledì il portabandiera della spedizione italiana di Sydney 2000, nonché capitano della nazionale che vinse l'oro agli Europei 1999 e recordman di punti in una gara di A con 87 (segnati in A2 in Rimini-Udine il 26 gennaio 1995), compirà 40 anni e saluterà il basket giocato.



Annunciando il futuro da procuratore sportivo, attività che in questi mesi aveva già iniziato a coltivare con passione (di fatto ha smesso di giocare ormai da sette mesi), tanto da sobbarcarsi centinaia di km al volante -una rarità per lui - per andare alla ricerca delle nuove leve tra raduni delle nazionali giovanili e gare di A e B Dilettanti.



40 ANNI Dopo 12.106 punti da professionista, uno scudetto, una Coppa Italia e una Su-percoppa con la Fortìtudo Bologna, una promozione con Rimini e due con Pesaro, Myers darà l'addio al basket giocato mercoledì in quel di San Patrignano, dove in autunno si era allenato con la locale squadra di C Regionale. Una decisione che il riminese aveva comunicato da un paio di settimane agli amici più intimi, che non mancheranno all'adunata. A cominciare, ad esempio, dal tecnico che riportò Myers al basket in età adolescenziale, quel Luca Dalmonte che negli anni '80 era vice allenatore di Rimini, ed oggi allena Pesaro ed è il vice della nazionale:



"A quei tempi il gruppo Under 15 di Rimini formato dalla classe 71 non era considerato competitivo. Mi impegnai in prima persona per evitare questo "vuoto" nel vivaio, e attraverso gli zìi, che conoscevo, convinsi Carlton a tornare a giocare. Poi l'ho avuto per tre anni in Fortìtudo, quando ero vice allenatore, e ho ritrovato un ragazzo diretto e schietto, che nel bene e nel male ci ha sempre messo la faccia, senza mai nascondersi".



PERSONAGGIO Tra i tecnici con cui Myers ha vinto, Boscia lanjevic ricorda l'oro agli Europei di Parigi 1999:


1997
"Quando lui, Basile e Meneghin erano come fratelli, senza nessuna gelosia, questa fu una chiave del nostro successo. Ricordo però che la notte prima della finale vidi questo trio uscire dall'hotel a mezzanotte, e pensai che tanto non avrebbero dormito, vista l'adrenalina per la semifinale appena vinta. Però restai ad aspettarli fino alle 5, preoccupato, ma non mi ero accorto che all'una erano già rientrati... Ho allenato molti grandi giocatori, Carlton è uno di loro. Gli voglio un gran bene e mercoledì sarò a San Patrignano".



Pochi mesi più tardi, Myers ha vinto il suo scudetto con la Fortìtudo di Charly Recalcati:

statistiche lega A

"Rispetto al potenziale e al valore del giocatore, Myers ha raccolto poco a livello di risultati - dice l'ex et azzurro, riferendosi alle cinque finali perse con Effe e Pesaro - ma parliamo di uno dei primi tre giocatori italiani di sempre, perchè era completo, non solo un realizzatore. E l'anno dello scudetto si sacrificò, si mise al servizio della squadra".

87 punti

Recalcati ricorda anche la capacità di Myers di andare oltre il parquet:



"E' stato un personaggio, ora ci rendiamo conto di quanto manchi la sua personalità: la sua fama è andata oltre il campo".



Mirco Melloni



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