Al centro culturale di Milano fino al 13 maggio c' è la mostra di Esodo Pratelli. Esodo pratelli ha usato numerose tecniche dall'acquerello alla tempera, dal carboncino fino alla lavorazione della ceramica.
Nato a Lugo nel 1892, presso Ravenna, frequenta il ginnasio e la scuola di Disegno e plastica. A Roma si forma all'Accademia di via Ripetta. Passa dal simbolismo al futurismo, entrando i contatto con Boccioni, Carrà ,Severini e Sironi. Si dedica alla realizzazione di tele e ceramiche oltre alle scenogradie dell' L'Aviatore Dro, opera del cugino Balilla Pratella. Combatte nella prima guerra mondiale e nel 1919 si trasferisce a Milano.
Viene nominato segretario del sindacato fascista belle Arti di Milano e poi della Lombardia. Si sposa con Elsa Martina ed ebbe da lei Lilia ed Giuliano.
Partecipa nel 1926 alla Mostra del Novecento italiano alla Permanente di Milano. Espose sue opere alla Biennale di Brera ed a quella di Venezia.
Nel 1931 è tra gli artisti della I quafriennale e della Exhibition of contemporary Italian Painting, organizzata dalla quadriennale di Roma al Museo di Baltimora.
Nel 1935 Pratali lascia Milano per Roma, per dedicarsi alla scenografia e regia cinematografica.
Nella seconda metà del 1950 riprende l'attività pittorica fino agli ultimi della sua vita a Roma.
nella sua pittura c'è la presenza di natura, con declinazioni diverse a seconda della fase artistica.
Il centro culturale di Milano è nato nel 1981 , un originale spazio di dialogo su molti campi della cultura e dell'arte.
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