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lunedì 6 giugno 2011

Peterson:"i cinque mesi più belli della mia vita"

Peterson:"i cinque mesi più belli della mia vita"

Dopo la gara persa,con Cantù,ecco un intervista di Dan Peterson,alla Repubblica.
Il coach parla delle delusione dei tifosi:"Avrò parlato con mille di loro, che mi hanno detto grazie per quello che abbiamo fatto. Capisco la loro delusione, che è forte come la mia. Ho dormito poco pure se sono andato a letto sereno, di più non potevamo. La cosa che mi manda giù di morale è che oggi non facciamo allenamento alle 17.30 e che domani non c'è una partita da giocare a Cantù. Ero certo che sarebbe stata una partita diversa, più difficile per loro che per noi. Avremmo avuto il 51% di possibilità di vincerla".

Poi si parla di cosa è mancato all'Olimpia per raggiungere la finale:"Milano ha raggiunto la finale nel 2009 e nel 2010,ricordiamo katelynas con Teramo e il mezzo miracolo con CAserta,l'anno scorso. Serve anche la salute.Abbiamo perso Finley,MAciulis,poi Eze subito firmato,si è fatto male. Hawkins ha avuto problemi col ginocchio,anche Pech e Greer hanno avuto problemi. Petravicius viene da due anni di problemi fisici."
Coach Dan racconta:"Ho vissuto i cinque mesi più belli della mia vita.La mattina mi alzavo e davanti allo specchio facendomi la barba mi dicevo "caro mio, sei di nuovo l'allenatore dell'Olimpia Armani Jeans Milano". Ed ogni giorno ringraziavo tutti, Giorgio Armani e Livio Proli. Come il mio staff ed i giocatori. Un gruppo con una dedizione pazzesca per il lavoro. Ieri alla fine ho stretto la mano a ciascuno di loro, perché sono stati loro a riaccendere la passione dentro di me."
"Nessuno al mondo ha avuto l'opportunità di allenare a così alto livello a 75 anni. Né in NBA, NHL, MLB, nella Champions league di calcio, in Eurolega. Ed in NCAA il limite è 70 anni".,commenta Dan.
C'è l'idea di scrivere un libro su questa avventura,poi parla di un anticipazione.
"Genericamente si dice che gli atleti di oggi non siano professionali come quelli del passato. Non è così. La differenza è che non sono più vincolati alla società, ma ai loro manager. Ed è un problema di tutti gli sport. L'atleta è una specie di multinazionale: se non si allena duramente, se non migliora, se non cura il suo corpo anche con l'alimentazione, se non fa vita da professionista danneggia la sua stessa multinazionale. E perde il suo mercato."
Nell'intervista parla di un Hawkins quasi piangente,dopo la gara . In seguito della vittoria di Cantù.
"Una vittoria giusta. Però si tende a minimizzare tutto di loro. Talento? Ne hanno. Taglia fisica? A rimbalzo sono molto più forti e grossi di quello che sembra, con le ali che aiutano i centri. Sono corti? Uno dei canestri più dolorosi lo ha segnato Tabu, uno dalla panchina".

Si  parla del futuro in società.
"Il giorno 4 gennaio firmai un contratto con Livio Proli. Me lo aveva chiesto lui, con Giorgio Armani, non costretti da nessuno. Io ho detto a Proli due cose: la prima a mio sfavore, chiedendo solo sei mesi di contratto e non un anno e mezzo come avrei potuto; la seconda, che firmando un allenatore di 75 anni sarebbe stato inondato di telefonate dagli agenti per l'anno prossimo. E che per questo fosse pronto a firmarne uno nuovo senza che la mia presenza lo potesse condizionare. "Guardate il mercato, fate la vostra lista, poi riparliamo a bocce ferme" ho aggiunto.
Parlerò con la società, non c'è nulla di definito. Io ho sempre i miei 75 anni, qui ci sarà una nuova rivoluzione o comunque grossi cambiamenti. E se c'è un piano triennale, io non posso farne parte. Però quando arrivai dissi "non vengo per fare il traghettatore, ma per vincere". E con la stessa logica ora dirò a Proli "... avete guardato in giro? Bene, allora?" Gli agenti hanno fatto anche i loro sabotaggi, ma fa parte del lavoro. Però non so cosa abbia deciso l'Olimpia, dopo tutto questo. Se arriva Obradovic ribadisco che accompagno io Proli a Malpensa a riceverlo."
Le partite belle e brutte ? "Con Biella la più brutta, con un grande errore mio, mettendo Petravicius in quintetto. Volevo rilanciarlo, ma non era pronto e siamo andati subito sotto. La più bella? Tante, dico le due vittorie 4 a Sassari, quella a Caserta. Ma su tutte metto la rimonta contro Cantù in stagione regolare, con il 5/5 da 3 di Mordente".
Pronostico finale :"Siena per me è la miglior squadra d'Europa e non mi interessa se non ha vinto l'Eurolega, ricordando quel brutto arbitraggio. La Montepaschi è la squadra più forte e completa, difende, attacca bene, fa pressing, è allenata da Dio da Pianigiani. Ma Cantù sarà la sua degna avversaria".
In bocca al lupo Dan.



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