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martedì 15 febbraio 2011

Berlusconi sotto processo

Editoriale n.20
Berlusconi sotto processo

Berlusconi sotto processo. La notizia del giorno è questa,rito immediato per il premier.
I reati sono di concussione e di prostituzione minorile,il gip non ha dubbi.
Data 6 apile,dovrebbe iniziare il processo.Nel provvedimento, il Gip Di Censo afferma la competenza territoriale del tribunale di Milano per entrambi i reati contestati a Berlusconi e ritiene che la competenza funzionale sia propria della magistratura ordinaria e non del tribunale dei ministri.

Dalla notifica del decreto, Berlusconi ha quindici giorni di tempo per decidere se ricorrere a riti alternativi, che in caso di condanna concedono lo sconto di un terzo della pena. Questa la prima reazione della difesa: "Non ci aspettavamo nulla di diverso" dichiara Piero Longo, legale di Berlusconi con Niccolò Ghedini.
Lo stesso Longo ironizza sul collegio femminile che giudicherà Berlusconi: "Abbiamo già tre donne nel processo Mills. Benissimo, le signore sono sempre gradite, qualche volta gradevoli".
Il Gip individua le parti lese nella stessa Ruby, al secolo Karima El Mahroug, marocchina, e nel ministero dell'Interno. Ruby è persona offesa nel procedimento in relazione al reato di prostituzione minorile contestato a Berlusconi: il premier avrebbe commesso atti sessuali con la giovane in cambio di denaro o altre utilità dal febbraio al maggio dello scorso anno, quando la ragazza non aveva ancora 18 anni. Il ministero dell'Interno, invece, è parte offesa in relazione al reato di concussione ipotizzato in relazione alla telefonata che Berlusconi fece nella notte tra il 27 e il 28 maggio scorso in Questura a Milano per ottenere il "rilascio" di Ruby, portata negli uffici della polizia in seguito alla denuncia di un furto.

Oltre alla Questura, risultano indicate come persone offese anche i tre funzionari coinvolti nel fermo e nell'affidamento di Ruby alla consigliera regionale Nicole Minetti. Si tratta di Pietro Ostuni, capo di Gabinetto di via Fatebenefratelli, del commissario capo Giorgia Iafrate e di Ivo Morelli, dirigente dell'Ufficio Prevenzione Generale della Questura. I tre funzionari, se lo ritengono, potranno costituirsi parte civile. Anche la Presidenza del Consiglio, in ipotesi, potrebbe costituirsi come parte civile in rappresentanza del ministero dell'Interno.
i processi di Berlusconi sono vari,dai fondi neri per i diritti tv di Mediaset,mediatrade,il caso Mills,l'udienza unipol,frode fiscale.
Il premier,che era in Sicilia per la situazione immigrati provenienti dalla Tunisia,a dovuto rinviare una conferenza stampa per ritornare a Roma.
Le reazioni del pdl sono state che non ci si aspettava niente di diverso,mentre Franceschini chiede che vada dai giudici.
Il rischio è che ci siano le interdizioni dai pubblici uffici.
Dopo la manifestazione delle donne,dove Berlusconi ha definito le donne "faziose",passiamo al caso Fiat.
MArchionne,ribadisce che la Fiat resterà in Italia.
"La scelta della sede legale - ha detto infatti Marchionne - non è ancora stata presa. Essa dipende dal grado di accesso ai mercati finanziari indispensabile per gestire un business che richiede grandi investimenti e ingenti capitali; ma ha poi a che fare con la necessità di un ambito favorevole. Se si realizzeranno le condizioni base per il nostro piano, allora il nostro paese sarà nella condizione di poter mantenere la sede legale".
Diritti non intaccati" "Non abbiamo mai chiesto condizioni di lavoro cinesi o giapponesi - così Marchionne respinge le critiche - ma semplicemente abbiamo chiesto di poter contare su condizioni minime di competitività. Le critiche e le accuse che abbiamo ricevuto sono state ingiuste e spesso offensive. E' assurdo e demenziale che qualcuno sia arrivato persino a denigrare i nostri prodotti e ad avanzare dubbi sulla strategia della Fiat, che invece viene capita e approvata dai mercati finanziari". I diritti insomma "non sono stati intaccati".
Il governo ha posto la fiducia sul decreto Milleproroghe al Senato, dove è in prima lettura e il provvedimento scade il 27 febbraio. Gli emendamenti sono oltre 1.100 e il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, alla fine della discussione generale sul decreto ha chiesto il ricorso alla fiducia su un maximendamento presentato dal governo. Il voto di fiducia e l'approvazione del Milleproroghe dovrebbero esserci tra oggi e mercoledì. Una volta approvato il decreto passerà all'esame della Camera.

Bersani,intanto cerca la collaborazione della lega. Indica alla Lega,se cade il governo, di impegnarsi per la riforma del Federalismo,assai caro alla Lega.Messaggio a Maroni:"Sugli sbarchi del NordAfrica avete ragione. So che non siete razzisti".
Sul caso Immigrati,la Ue risponde che manderà aiuti economici all'Italia,visto l'arrivo di molti tunisini/egiziani.
Esteri:Anche il Bahrein scoppia.
L'ondata di protesta popolare che sta attraversando il Nordafrica e il Medio Oriente arriva anche in Bahrein, dove da tempo si registra un forte malcontento della maggioranza sciita, il 70% della popolazione, verso la dinastia sunnita che governa il piccolo paese del Golfo, strategico per gli Usa che qui hanno la base della loro quinta flotta. Nel corso delle manifestazioni anti-regime, organizzate dagli sciiti per chiedere riforme e maggiore democrazia, due persone sono state uccise dalle forze di sicurezza.
In Iran c'è stata una manifestazione antigovernativa,dove la polizia attacca i Mujaheddin del popolo per un morto.
L'attacco contro l'opposizione è arrivato dal presidente del parlamento Ali Larijani e dai deputati della maggioranza conservatrice, che in aula hanno gridato "morte all'America", "morte a Israele", ma anche "morte a Moussavi, Karoubi e Khatami", l'ex presidente riformista. Ieri, migliaia di persone sono scese in piazza nel centro della capitale iraniana, rispondendo proprio all'appello dei capi dell'opposizione, l'ex premier Mir Hossein Moussavi e l'ex presidente del Parlamento Mehdi Karoubi. Le manifestazioni di collera verso i leader della protesta anti-governativa sono avvenute dopo che, in un discorso davanti all'assemblea, Ali Larijani li aveva definiti "sediziosi", accusandoli di essere "strumenti nelle mani degli Usa e del regime sionista", cioè Israele.
Dall'Europa arriva oggi un fermo appello a Teheran affinché permetta alla popolazione di manifestare: il capo della diplomazia Ue, Catherine Ashton, ha chiesto alle autorità iraniane di rispettare il diritto della gente di tenere manifestazioni pacifiche, criticando le restrizioni imposte ad alcuni membri dell'opposizione riformista.
In Egitto,adesso ci sarà un percorso per modificare la costituzione e per elezioni libere,mentre Mubarak sembra che stia male.


















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